Museo

Il museo nelle nuvole: mostra permanente

Il mondo verticale

Il Messner Mountain Museum Dolomites sorge sul Monte Rite (2181 m), nel cuore delle Dolomiti tra Pieve di Cadore e Cortina d'Ampezzo. Allestito in un forte della Grande Guerra e dedicato all'elemento “roccia”, il museo racconta la storia dell'esplorazione e dell'alpinismo dolomitico. Nella galleria della navata centrale sono esposti dipinti ed opere provenienti dalla collezione di Reinhold Messner che rappresentano le Dolomiti, dal Romanticismo fino all'arte contemporanea. Le vedute artistiche si alternano magicamente agli scorci panoramici delle finestre del museo sulle vette circonstanti: Monte Schiara, Monte Agnèr, Cimon della Pala, Monte Civetta, Marmolada, Monte Pelmo, Tofana di Rozes, Sorapis, Antelao, Marmolada.
“Il museo nelle nuvole” conserva anche alcune testimonianze dell'origine della roccia dolomitica: fossili di conchiglie claraia di 250 milioni di anni fa, fossili di felci di palma 240 milioni di anni fa ed altri straordinari reperti, a ricordo di quelle che furono barriere coralline in un mare tropicale.

La vista più spettacolare sulle montagne che ritengo le più belle del mondo si gode proprio dal tetto e dalle torrette di vetro del MMM Dolomites! Sono nato nel 1944 in val di Funes, sotto il gruppo delle Odle. I miei nonni, originari di Antermoia, di Colle Santa Lucia, del Renon e di Santa Maddalena in val di Funes, provenivano tutti dalla regione dolomitica. Per questo io mi sento figlio delle Dolomiti. Nella mia vita ho scalato 3500 montagne. In quasi cento viaggi fuori dall’Europa ho conosciuto molte vette e catene montuose, dalle Ande alle Rocky Mountains, dalle montagne dell’Antartide a quelle dell’Oceania, del Giappone e dell’Alaska. E tuttavia non ho mai visto un mondo di roccia dalle forme più belle di questo: si pensi, ad esempio al gruppo delle Odle, al Sassolungo e alle strapiombanti pareti nord delle Tre Cime di Lavaredo. Già da bambino ero stupito e meravigliato da tanta varietà. Impressioni insuperate. Il mio ritorno in Alto Adige è dunque anche una dichiarazione d’amore alle Dolomiti. Le Odle sono il punto fermo nella mia vita da avventuriero.Reinhold Messner

Fortezza Monte Rite: storia & ristrutturazione

Fortezza Monte Rite

Il Monte Rite nel Cadore è una montagna particolare. All'inizio del XX secolo la posizione lo rese un luogo di importanza strategica per la difesa italiana contro le truppe dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe. Dal forte costruito sulla sommità del Rite tra il 1912 ed il 1914, la vista panoramica è unica. Durante la Prima Guerra Mondiale la fortificazione fu conquistata dai soldati austriaci, che furono costretti ad abbandonarla nel 1918, non senza aver prima fatto saltare molte parti del forte. Tra le sue rovine trovarono poi rifugio i partigiani, mentre nel dopoguerra la struttura venne utilizzata come magazzino. Nell'Anno delle Montagne, istituito dall'ONU nel 2002, il forte, dopo un restauro durato quattro anni, ha acquistato un nuovo contenuto: il MMM Dolomites di Reinhold Messner, che scoprì questo spettacolare avamposto dolomitico nel 1998.

Dal forte al museo

La fortificazione ormai caduta in rovina è stata sottoposta a un ampio intervento di recupero che ha visto anche la realizzazione di annessi in stile moderno. Dalle antiche postazioni dei cannoni, ad esempio, sono stati ricavati tre punti di osservazione racchiusi in volumi architettonici in vetro di forma irregolare, che richiamano il cristallo quale elemento caratteristico della dolomite. Gli architetti padovani Enzo Silviero e Paolo Faccio, autori del progetto, hanno scelto un'impostazione conservativa, privilegiando il recupero e il riuso dei materiali e dei corpi originali e rendendo ben evidenti le aggiunte architettoniche resesi necessarie per garantire la funzionalità della struttura.